Il contributo si propone d’indagare criticamente i nessi istituiti fra storia, progetto e prassi operativa in relazione agli interventi di restauro e alle trasformazioni più recenti che hanno investito un caso di studio specifico, il complesso di S. Saba sull’Aventino minore. All’inizio del Novecento, lo scavo e il restauro intrapresi dall’Associazione Artistica fra i Cultori di Architettura hanno mutato sensibilmente la percezione dell’antico monastero, considerato quale emblematica testimonianza dell’arte e dell’architettura medievali; nei decenni seguenti, tuttavia, le misure di tutela sono state riservate alla sola basilica, mentre le fabbriche limitrofe sono state obliterate da demolizioni ed ampliamenti. Il plesso religioso ha progressivamente maturato un’evidente dicotomia tra sua la natura monumentale e la nuova destinazione parrocchiale, introdotta negli anni Trenta. La disamina delle vicende costruttive, degli interventi di restauro e delle trasformazioni più recenti che hanno investito il complesso di S. Saba consente di valutare – attraverso la conoscenza storica – presupposti ed esiti del processo di trasformazione e individuare i molteplici significati del monumento. Parallelamente, l’identificazione dei valori e delle problematiche che attualmente insistono sulla fabbrica è utile a circoscrivere i successivi ambiti di approfondimento diagnostico e conoscitivo; aiuta, inoltre, nella definizione delle linee di indirizzo e delle indicazioni progettuali. Si stabilisce così, nei nessi istituiti fra conoscenza intima della fabbrica e proiezione operativa, un circolo virtuoso che rappresenta uno dei fondamenti della ricerca nel restauro.
Un caso di studio nella ricerca di restauro. il complesso di S. Saba sull’Aventino minore / Cutarelli, Silvia. - STAMPA. - (2017), pp. 1036-1047.
Un caso di studio nella ricerca di restauro. il complesso di S. Saba sull’Aventino minore
Silvia Cutarelli
2017
Abstract
Il contributo si propone d’indagare criticamente i nessi istituiti fra storia, progetto e prassi operativa in relazione agli interventi di restauro e alle trasformazioni più recenti che hanno investito un caso di studio specifico, il complesso di S. Saba sull’Aventino minore. All’inizio del Novecento, lo scavo e il restauro intrapresi dall’Associazione Artistica fra i Cultori di Architettura hanno mutato sensibilmente la percezione dell’antico monastero, considerato quale emblematica testimonianza dell’arte e dell’architettura medievali; nei decenni seguenti, tuttavia, le misure di tutela sono state riservate alla sola basilica, mentre le fabbriche limitrofe sono state obliterate da demolizioni ed ampliamenti. Il plesso religioso ha progressivamente maturato un’evidente dicotomia tra sua la natura monumentale e la nuova destinazione parrocchiale, introdotta negli anni Trenta. La disamina delle vicende costruttive, degli interventi di restauro e delle trasformazioni più recenti che hanno investito il complesso di S. Saba consente di valutare – attraverso la conoscenza storica – presupposti ed esiti del processo di trasformazione e individuare i molteplici significati del monumento. Parallelamente, l’identificazione dei valori e delle problematiche che attualmente insistono sulla fabbrica è utile a circoscrivere i successivi ambiti di approfondimento diagnostico e conoscitivo; aiuta, inoltre, nella definizione delle linee di indirizzo e delle indicazioni progettuali. Si stabilisce così, nei nessi istituiti fra conoscenza intima della fabbrica e proiezione operativa, un circolo virtuoso che rappresenta uno dei fondamenti della ricerca nel restauro.File | Dimensione | Formato | |
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